Servizi Italia adotta il Codice di Condotta Antimolestie: un impegno concreto per la dignità e l’inclusione
Servizi Italia
30/07/2025
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Servizi Italia rafforza il proprio impegno nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e inclusivo con l’adozione del Codice di Condotta Antimolestie.

Servizi Italia rafforza il proprio impegno nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e inclusivo con l’adozione del Codice di Condotta Antimolestie: uno strumento fondamentale per la prevenzione e il contrasto di molestie e discriminazioni, in linea con le normative nazionali e internazionali.

Alla base di questa scelta c’è uno dei valori fondanti di Servizi Italia: la relazione. Intesa come rispetto, condivisione e ascolto, la relazione costruisce un contesto aziendale dove la dignità della persona è al centro.

Contrastare le molestie non è solo un dovere giuridico, ma una responsabilità sociale. Le imprese, infatti, possono (e devono) influenzare positivamente la comunità e l’intera catena del valore.

“Se avete un privilegio, anche minimo, mettetelo a disposizione di chi non ne ha.”

Violenza di genere e molestie: un fenomeno sommerso

Siamo abituati a pensare alla violenza come a un fatto estremo, ma esiste una parte sommersa fatta di linguaggio sessista, stereotipi, battute offensive e discriminazioni sfumate che alimentano un contesto tossico.

Le molestie sul lavoro sono una forma di violenza di genere. Non servono intenzioni esplicite: è l’effetto sulla persona a determinare la gravità dell’atto. La molestia è tale quando crea un ambiente intimidatorio, ostile o umiliante, non solo per la vittima, ma per tutto il contesto lavorativo.

Le molestie costituiscono una discriminazione e sono un ostacolo allo sviluppo professionale, contribuendo al divario retributivo e alla mancata parità di opportunità.

Il contesto normativo di riferimento

Il Codice di Condotta Antimolestie di Servizi Italia si fonda su importanti strumenti normativi:

  • Convenzione di Istanbul: considera la violenza di genere una violazione dei diritti umani e una barriera allo sviluppo democratico.
  • Convenzione ILO 190 (2019): estende la definizione di violenza e molestie anche a candidati, fornitori, clienti, e a contesti extra-lavorativi (trasferte, cene aziendali, ecc.).
  • Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. 198/2006): recepisce le direttive europee e stabilisce che le molestie, anche non sessuali, sono inammissibili quando legate al genere.

Dal marzo 2025, è inoltre obbligatoria l’inclusione del rischio molestie nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), e la formazione su questi temi è stata resa cogente da un Accordo Stato-Regioni.

Un fenomeno sottostimato

Secondo l’ISTAT 2024, il 13,5% delle lavoratrici ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro. Le donne sono le principali vittime (81%). Tuttavia, la sottostima del fenomeno è evidente: solo il 2,3% delle vittime denuncia alle forze dell’ordine e meno del 7% ha ricevuto formazione specifica.

Cosa contiene il Codice di Condotta di Servizi Italia

Il Codice di Condotta Antimolestie è uno strumento concreto, pensato per affiancare le norme già esistenti e guidare l’organizzazione nella costruzione di un ambiente di lavoro davvero sicuro, rispettoso e inclusivo. Non è solo un insieme di regole, ma un vero e proprio patto culturale, che Servizi Italia ha scelto di sottoscrivere per rendere visibile e tangibile il proprio impegno contro le molestie. La redazione del documento è stata possibile grazie al supporto di Fondazione Libellula.

Il documento si apre con un glossario, una sezione fondamentale per fare chiarezza sul significato delle parole chiave: cosa si intende per molestia, molestia sessuale, violenza, discriminazione, ma anche chi è la “persona tutelata” – una definizione che include chiunque entri in contatto con l’organizzazione, indipendentemente dal ruolo o dallo status contrattuale.

Cuore del Codice sono poi gli otto principi generali, che affermano il diritto a lavorare in un contesto libero da discriminazioni e violenze e sottolineano il ruolo attivo che tutte e tutti, a partire da chi ha responsabilità di coordinamento, devono avere nella promozione di una cultura rispettosa. Viene sancita la centralità della riservatezza, la necessità di disporre di canali di ascolto sicuri, la protezione da possibili ritorsioni per chi segnala e, naturalmente, la possibilità di applicare sanzioni disciplinari nei casi accertati.

Il Codice non si limita a riconoscere il problema, ma propone strumenti concreti per affrontarlo. Tra questi, un programma di prevenzione che prevede attività di formazione, sia per i neoassunti sia per il personale già in forza, momenti di sensibilizzazione su tematiche di genere e la piena integrazione di questi aspetti nella valutazione dei rischi aziendali.

Un elemento distintivo del Codice è l’introduzione della figura della Consigliera di Fiducia: una professionista esterna, indipendente, con competenze specifiche in tema di discriminazioni e molestie. È una figura di garanzia, che offre ascolto, supporto e consulenza, tutelando l’anonimato e la privacy delle persone coinvolte, e rappresenta un punto di riferimento non solo per chi subisce, ma anche per chi è testimone o ha dubbi su comportamenti inadeguati.

Infine, il Codice definisce le procedure di segnalazione, distinguendo tra una modalità informale, adatta ai casi meno gravi e risolvibili attraverso il dialogo e la mediazione, e una modalità formale, riservata a situazioni più complesse o gravi, che richiedono un intervento strutturato da parte dell’azienda. In entrambi i casi, l’obiettivo è lo stesso: garantire tutela, trasparenza e un ambiente di lavoro dove ogni persona si senta al sicuro e rispettata.

Una cultura della prevenzione

L’adozione del Codice di Condotta non è un atto formale, ma un passaggio culturale: riconoscere che la violenza di genere non è un fatto privato, ma una questione sistemica che riguarda anche il lavoro.

Per contrastarla serve consapevolezza, formazione e azione collettiva. Servizi Italia ha scelto di essere parte di questo cambiamento.

“Finché ci saranno molestie, violenza e discriminazioni, non potrà esserci piena democrazia.”