Ergonomia sul posto di lavoro: il percorso di Servizi Italia
Servizi Italia
28/10/2022
Lavanolo, 
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Le attività svolte dagli addetti all’interno degli stabilimenti di lavanderia industriale comportano l’utilizzo degli arti superiori e del rachide lombare e cervicale, in associazione ad alcuni fattori di rischio.

Il processo produttivo in lavanderia industriale

La biancheria in uso agli ospedali, che sia biancheria piana (lenzuola, traverse, copriletti) o confezionata (divise e camici), una volta utilizzata viene raccolta e trasportata presso gli stabilimenti di lavanderia dove viene processata. Il processo di lavaggio prevede il passaggio all’interno di macchine lavacontinue, poste in serie con macchine idroestrattrici (presse o centrifughe) ed essiccatori. Il materiale in uscita viene quindi suddiviso per tipologia e riposto in vasche a fondo mobile per procedere con la fase di stiratura.

La biancheria piana è trattata con stiratrici a rulli (mangani) a sistema di introduzione semiautomatico.

La biancheria confezionata può essere trattata da tunnel di finissaggio a caricamento automatico o da stiratrici semiautomatiche specifiche per trattamento del singolo capo (stira camici, stira maniche, stira colli, stira pantaloni, ecc.). Dopo la stiratura seguono le fasi di piegatura, imballaggio ed etichettatura.

Il materiale, una volta pronto, viene imballato e posto all’interno di roll container in attesa della spedizione.

Rischio ergonomico: l’approccio integrato di Servizi Italia

A partire dal 2012, Servizi Italia ha deciso di valutare i rischi relativi a questa attività adottando la “miglior tecnologia applicabile”. Per avere dati concreti da cui iniziare le attività valutative, è stato utilizzato uno specifico sistema inerziale di analisi computerizzata del movimento e della postura sviluppato da ErgoCert – Ente di Certificazione per l’Ergonomia, il primo Ente di Certificazione in Europa nato con lo specifico obiettivo di attestare le caratteristiche ergonomiche degli ambienti di lavoro, delle postazioni lavorative e dei prodotti d’uso quotidiano.

Con il supporto di ErgoCert, Servizi Italia è partita da un‘accurata valutazione strumentale del rischio (intrinsecamente significativo nel contesto), proseguendo poi su tre principali direttive di contenimento:

  • adeguamenti tecnico impiantistici: riprogettazione ergonomica delle postazioni di lavoro;
  • variazioni dell’assetto organizzativo, come ad es. Job Rotation;
  • training-on-the-job: sessioni formative finalizzate ad accrescere la consapevolezza sulle modalità operative soggettive che consentono di contenere il rischio ergonomico.

L’approccio, così come descritto, è stato presentato al bando indetto da INAIL sul finire del 2021 nell’ambito della campagna comunitaria “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, e l’EU-OSHA (Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro) ha assegnato a Servizi Italia il premio “Buone pratiche 2020-2022”, inserito tra le iniziative della campagna comunitaria “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.

Analisi ergonomica del sistema di lavoro: rilievi strumentali

Fin sal 2009, ErgoCert (già spin-off Accademico dell’Università di Udine e oggi accreditata Accredia) si è posta l’obiettivo di oggettivare un numero crescente di fattori di rischio ergonomico, applicando strumenti ad alta tecnologia e sviluppando specifici protocolli per il rilievo e l’analisi dei dati. Ciò al fine di superare i limiti dovuti alla natura osservazionale degli attuali metodi di valutazione del sovraccarico biomeccanico (OCRA, NIOSH, ecc), che comportano un effetto non trascurabile della soggettività/esperienza del valutatore e una difficoltà di valutare situazioni complesse (es. cicli di lavoro lunghi).

Il principale strumento applicato è il sistema motion capture inerziale MVN Biomech Awinda (Xsens-NL): il sistema è composto da 17 sensori integrati (accelerometri, giroscopi, etc.), che vengono opportunamente posizionati (tempo di vestizione: 5/10 minuti) e consentono una successiva accurata ricostruzione del movimento e delle posture assunte dagli operatori per tutto il tempo di acquisizione.

I rilievi strumentali in Servizi Italia hanno coinvolto un minimo di due operatori per postazione, rappresentativi degli estremi antropometrici, nello svolgimento dei cicli lavorativi di interesse, ripetuti più volte per un totale di oltre 100 ore analizzate.

Più di recente, si è proceduto anche con l’applicazione di un guanto sensorizzato sviluppato da ErgoCert per la valutazione delle attivazioni manuali (aree della mano attivate, prese manuali, entità di forza applicata).

L’analisi dei dati avveniva attraverso il software ErgoCert Analyzer, che implementa i riferimenti della normativa di settore (ISO 11228 e ISO 11226).

Progettazione ergonomica: adeguamenti tecnico-impiantistici delle postazioni di lavoro

Il presupposto di partenza di una postazione di lavoro che rispetti i requisiti di progettazione ergonomica è costituito dall’andare incontro alle esigenze antropometriche della popolazione di utenti compresa tra il 5° e 95° percentile (non solo l’utente medio). Benché il rispetto dei requisiti ergonomici debba essere garantito dai produttori di macchinari e richiesto dai clienti (RESS 1.1.6 Ergonomia – Direttiva Macchine e art. 15d – D. Lgs. 81/08), ciò non sempre avviene.

Ad esempio, in relazione alle attività di adeguamento messe in atto da Servizi Italia, si riporta il caso di una macchina di stiro dei camici ospedalieri il cui dimensionamento (altezza manichino) comportava significative elevazioni delle spalle (aggiustamento collo del camice) e flessioni del rachide (sistemazione fondo camice).

Servizi Italia, a fronte delle evidenze strumentali, si è attivata con il costruttore dei macchinari per richiedere l’implementazione di soluzioni tecniche, che consentissero di risolvere la problematica emersa.

Formazione in ergonomia: “Training on the Job”

Il Training on the Job è una tecnica formativa applicativa, già ampiamente sperimentata in vari contesti che, condotta dopo la prima mappatura del rischio, mira ad ottenere i seguenti risultati:

  • ottimizzazione dell’intervento valutativo attraverso un immediato trasferimento delle azioni correttive (soluzioni di primo livello) agli addetti interessati, operanti in produzione;
  • formazione specifica per postazione e per addetto, svolta direttamente sulla linea produttiva durante l’orario lavorativo, al fine di contenere le modalità operative soggettive scorrette;
  • individuazione di ulteriori soluzioni applicative migliorative (soluzioni di secondo livello), suggerite dal personale e da valutare in seguito assieme ai responsabili di produzione e  e al Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione;
  • condivisione dei contenuti formativi e spontaneo adattamento a comportamenti ergonomici da parte degli operatori;
  • crescita di una cultura interna volta al miglioramento continuo.

Conclusioni

L’utilizzo del sistema inerziale di analisi computerizzata del movimento e della postura di ErgoCert, l’adeguamento tecnico e organizzativo, oltre al training-on-the-job, sono gli elementi che hanno permesso a Servizi Italia di apportare negli anni miglioramenti oggettivi in relazione ai disturbi muscoloscheletrici (DMS) correlati al lavoro, eleggendo questo tipo di percorso a best practice attuata, sostenibile e replicabile, basata su un approccio olistico alla prevenzione e realizzata con il coinvolgimento diretto dei lavoratori.

Il fattore di successo deriva quindi dal mix delle soluzioni adottate in termini di adeguamento tecnico, organizzativo e di formazione, oltre che dall’approccio globale dimostrato alla prevenzione nel luogo di lavoro e all’efficacia della trasferibilità dell’esempio.


Il contenimento delle conseguenze nel medio-lungo termine del sovraccarico biomeccanico cui sono sottoposti i lavoratori, compatibilmente con il tipo di attività esercitata, non costituisce più unicamente un obbligo legislativo, ma una necessità imprescindibile delle aziende per poter garantire adeguati livelli di produttività a fronte dell’invecchiamento della popolazione lavorativa.

La buona prassi attuata da Servizi Italia S.p.A., in collaborazione con ErgoCert-Ente di Certificazione per l’Ergonomia, ha consentito di ridurre significativamente il rischio ergonomico, operando sia dal punto di vista tecnico-impiantistico (progettazione e riprogettazione ergonomica), che da quello organizzativo e formativo (sessioni svolte on the job). La sensoristica tecnica, applicata su larga scala, ha consentito di definire le priorità di intervento e di dare evidenza dell’efficacia degli adeguamenti implementati.