Partenariato Pubblico Privato: cos’è, come funziona e perché è uno strumento prezioso in ambito sanitario
Servizi Italia
30/11/2022
Partenariato Pubblico Privato
Il contratto di Partenariato Pubblico Privato (PPP) prevede una cooperazione tra soggetti pubblici e privati, finalizzata a finanziare e realizzare prodotti, servizi o infrastrutture di interesse pubblico.

Partenariato Pubblico Privato (PPP): Per Piacere Parliamone

In un paese come l’Italia, ancora oggi è incredibile pensare che a soli quattro anni dal disastroso e tragico crollo del Ponte Morandi, Genova abbia di nuovo il suo ponte perfettamente funzionante e operativo.

La ricostruzione del viadotto sul Polcevera è sicuramente un esempio virtuoso di gestione di un’emergenza che ha mostrato al mondo che, quando si vince la diffidenza tra Pubblico e Privato, quando si snellisce l’impalcatura burocratica legata a codici, codicilli, sentenze e contro-sentenze scaturite da ricorsi e controricorsi, quando a garantire la buona riuscita dell’opera, più che un commissario straordinario, c’è la reputazione ed il know-how di un progettista come Renzo Piano e la volontà e determinazione di un committente a risolvere un problema velocemente, si possono trovare e attuare soluzioni efficaci ed efficienti in poco tempo.

Tuttavia, non dovrebbe servire un’emergenza-urgenza come quella del crollo del Ponte Morandi per innescare una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, non serve né un commissario straordinario, né andare in deroga alle leggi utili previste dal codice civile e penale, né uscire dal perimetro del Codice degli Appalti: serve solamente un patto di fiducia tra Pubblica Amministrazione e Privati di comprovata esperienza e solidità morale, tecnica e finanziaria. Servono prima di tutto le competenze, poi una pianificazione degli obiettivi da conseguirsi entro un tempo certo e infine, una visione di medio e lungo periodo per valutare la creazione del valore che scaturirà da questa partnership.

Esiste uno strumento, previsto nel Codice degli Appalti, che prende il nome di P.P.P. (Partenariato Pubblico Privato), che può far incontrare gli interessi pubblici con quelli privati, generando valore. Il PPP ha delle caratteristiche peculiari idonee ad affrontare tutta una serie di tematiche legate alla realizzazione e gestione di opere e servizi complessi, di cui la Pubblica Amministrazione non può farsi carico in autonomia sia a livello finanziario che tecnico e operativo.

Cos’è il contratto di Partenariato Pubblico Privato e come funziona

La definizione di Partenariato Pubblico Privato (PPP) del Codice degli Appalti, riportata all’Art. 3 del DLgs 50/2016 recita:

“Il contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto con il quale una o più stazioni appaltanti conferiscono a uno o più operatori economici per un periodo determinato in funzione della durata dell’ammortamento dell’investimento o delle modalità di finanziamento fissate, un complesso di attività consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio della sua disponibilità, o del suo sfruttamento economico, o della fornitura di un servizio connesso all’utilizzo dell’opera stessa, con assunzione di rischio secondo modalità individuate nel contratto, da parte dell’operatore.”

Ai sensi dell’art. 179 c. 3 d.lgs. 50/2016: «Le disposizioni della presente parte si applicano, in quanto compatibili, anche ai servizi». Sembra complicato a leggersi ma in realtà è uno strumento molto semplice e di indiscusso vantaggio per la Pubblica Amministrazione, in quanto prevede il finanziamento privato per la realizzazione di una opera pubblica con in cambio la cessione della gestione operativa della stessa, per un numero di anni sufficienti a far rientrare il soggetto privato del finanziamento erogato. Uno schema di partenariato pubblico-privato (PPP) si distingue per diversi aspetti dall’appalto pubblico tradizionale. In un PPP, il settore pubblico e quello privato collaborano alla realizzazione di progetti concernenti infrastrutture pubbliche (quali strade, ferrovie, aeroporti, ospedali).

La logica del ricorso a un PPP come alternativa all’appalto pubblico tradizionale si fonda sul postulato che una condivisione ottimale del rischio con il partner privato offra un migliore “Value for Money” per il settore pubblico.

Generalmente al partner privato vengono affidate tutte le fasi: dalla progettazione alla costruzione, alla gestione operativa e alla manutenzione dell’infrastruttura, compresa la raccolta dei fondi. Compito della Pubblica Amministrazione è quello di integrare i propri obiettivi con la bontà del progetto attraverso un’analisi approfondita, oltre a vigilare sul regolare rispetto dei termini contrattuali.

 

Partenariato Pubblico Privato: quali sono i vantaggi

Il PPP non è uno strumento nuovo visto che già in passato veniva comunemente utilizzato, ma – a causa della mancanza di una disciplina normativa specifica – è stato causa spesso di esperienze negative.

Tali esperienze hanno portato ad un nuovo approccio, sia da parte del pubblico sia da parte degli operatori economici. Il D.Lgs. 50/2016 è intervenuto a regolamentare la materia e ha fatto sì che il mercato generasse un prodotto innovativo che, come tale, va approfondito e applicato qualora rispetti determinati requisiti e determini dei benefici in modo equilibrato tra la Pubblica Amministrazione e gli operatori economici.

Possiamo parlare di vantaggi pensando ai seguenti aspetti:

  • la PA è nelle condizioni di sfruttare le risorse e il know-how del settore privato;
  • si possono accelerare i tempi di realizzazione delle opere;
  • si può pervenire a una migliore gestione dei rischi connessi ai progetti.

Contratti di PPP su iniziativa privata

Il Codice degli Appalti prevede che gli operatori economici possano presentare alle amministrazioni aggiudicatrici una proposta di progetto finalizzata alla realizzazione in concessione di lavori pubblici o di lavori di pubblica utilità, non presenti negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente.

Ciò significa che il D.Lgs. 50/2016 identifica quali proposte di finanza di progetto di iniziativa privata solo quelle opere non incluse negli strumenti di programmazione.

Il decreto legge semplificazioni ha poi apportato una modifica sostanziale, prevedendo, all’art. 8 (“Altre disposizioni urgenti in materia di contratti pubblici”), comma 5, lett d), che le proposte di cui all’art. 183 comma 15 del Codice possono essere presentate “anche se presenti negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione aggiudicatrice sulla base della normativa vigente”.

Ciò significa che da ora in poi le proposte progettuali potranno prevedere anche opere e/o servizi già inclusi negli strumenti di programmazione pubblici che potrebbero essere insufficienti oppure prevedere opere o servizi non ancora messi a gara dalle stesse amministrazioni.

Servizi Italia e il contratto di Partenariato Pubblico Privato

Servizi Italia si pone come partner tecnico, operativo e finanziario nella realizzazione di progetti tecnologici ad uso della Strutture Pubbliche e Private del Servizio Sanitario Nazionale con la formula del PPP.

Ad oggi, il posizionamento di Servizi Italia nel mercato dei PPP riguarda nello specifico la realizzazione e la gestione della centrale di sterilizzazione, incluso il servizio di noleggio e sterilizzazione di ferri chirurgici.

Il contesto normativo cogente, l’entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 2017/745 sui Dispositivi Medici, le tematiche emerse come effetto della pandemia sulle misure di contenimento delle infezioni ospedaliere, impongono un salto di qualità di tutto il settore nell’ottica dell’outsourcing del servizio verso operatori del settore il cui know-how garantirebbe performance molto tutelanti per i pazienti e per le strutture sanitarie, in termini di sterilità e tracciabilità degli strumenti utilizzati durante le procedure chirurgiche.

Questo salto di qualità necessario, se effettuato con fondi pubblici, comporterebbe un saldo di spesa molto negativo per le casse delle regioni, solo a limitare la voce di costo all’adeguamento normativo e tecnologico dello strumentario chirurgico, in aggiunta al quale la voce di costruzione, trasformazione o ammodernamento di una centrale di sterilizzazione, renderebbe l’investimento di dimensioni rilevanti.

È il caso ideale di come una finanza di progetto ad iniziativa privata può portare un grande beneficio per l’utilizzatore finale, per il corretto funzionamento dei comparti chirurgici degli ospedali pubblici e privati, per la diminuzione delle infezioni contratte in sala operatoria e quindi delle cause legali a carico delle amministrazioni sanitarie, e infine per i bilanci regionali, dove la voce di spesa non è più un investimento di grande rilevanza da fare tutto e subito, ma è diluito in un canone di servizio che viene pagato all’operatore privato finanziatore, concedendogli la gestione della centrale e del servizio di steril-noleggio dei ferri chirurgici per un congruo numero di anni (mediamente si parla di quindici anni come durata di appalti PPP).