Certificazioni: uno strumento prezioso per uno sviluppo sostenibile
Servizi Italia
04/10/2022
Certificazioni, 
Sostenibilità
Le certificazioni aziendali oggi rappresentano la strada da intraprendere per coniugare creazione di valore e sostenibilità, rafforzando la credibilità di un’azienda, a tutela dei consumatori e del mercato.

Dalla rivoluzione industriale in poi, l’uomo si è trovato al centro di un dualismo che ha sempre visto da un lato la corsa al progresso e dall’altro il totale disinteresse per le conseguenze ambientali. Per lungo tempo, a livello globale, si è vissuto in un eterno presente, senza curarsi degli aspetti ambientali e arrivando a un aumento massiccio dei livelli di inquinamento.

È stato all’inizio degli anni 2000 che i discorsi sul cambiamento climatico sono usciti dai palazzi per diventare temi quotidiani e condivisi da popolazione e aziende che, insieme alle istituzioni, iniziano a concretizzare l’impegno per la riduzione dei gas serra, stabilendo obiettivi vincolanti e quantificabili.

Nel gennaio 2013 è stato istituito il gruppo di lavoro aperto composto da trenta membri dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile per identificare obiettivi specifici per gli OSS. L’Open Working Group è stato incaricato di preparare una proposta di 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile e 169 target da esaminare durante la 68° sessione dell’Assemblea generale, da settembre 2013 a settembre 2014.
Il 5 dicembre 2014, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha accettato la sintesi del Segretario generale, in cui si affermava che il processo al programma di sviluppo per il tardo 2015 si sarebbe basato sulle proposte OWG.

Il 25 settembre 2015, i 193 stati dell’Assemblea Generale dell’ONU hanno adottato l’Agenda 2030 intitolata “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.

Sostenibilità aziendale e certificazioni

A questo punto, la sostenibilità diventa una potente leva per calamitare l’attenzione del consumatore, sempre più attento alle prestazioni sociali e ambientali di prodotti e servizi.

Nonostante inizialmente ci fosse una buona dose di fiducia da parte del consumatore nei confronti del mercato, oggi si comincia ad assistere al fenomeno inverso e si tratta di un fenomeno abbastanza paradossale, se è vero che mai come in questi stessi anni le imprese si sono preoccupate di dimostrare la loro attenzione e il loro impegno nei confronti della responsabilità sociale. Il tema è sottile: non è tanto quello che si afferma, ma quello che si tace.

Il profitto non è più la sola metrica sui cui sono valutate le aziende, che necessariamente devono porsi sul territorio, il mercato e la società con molte più chiavi di lettura e con la capacità di coniugare la creazione di valore con la sostenibilità nel tempo, il rispetto dei lavoratori e l’armonia con la comunità. Per farlo, è necessario impegnarsi a fornire al mercato informazioni non fuorvianti, verificate e verificabili, che abbraccino tutte le caratteristiche di un prodotto o servizio.

Di fronte a consumatori più consapevoli, talvolta critici o diffidenti, le certificazioni, assegnate da un soggetto terzo autorevole e con le competenze necessarie, possono rappresentare una buona strada per rafforzare il proprio profilo di credibilità. Grazie a questo strumento, è possibile raccontare e rendicontare i temi legati alla sostenibilità in modo rigoroso e definito, a tutela non solo del consumatore, ma di tutto il mercato.

Certificazioni aziendali: un percorso in continua evoluzione

Scegliere di dotarsi di sistemi di gestione in grado di ridurre la complessità aziendale e certificare i propri processi e/o prodotti significa influenzare positivamente il futuro dell’azienda.

Il sistema di certificazioni di un’azienda è tanto più buono quanto più è in grado di calarsi nella realtà aziendale e, viceversa, l’organizzazione deve fare propri i principi che lo regolano. Per fare questo è necessario andare oltre l’applicazione didascalica e documentale e passare a una quotidiana applicazione pratica.

La domanda di certificazioni legate al mondo della sostenibilità sta aumentando anno dopo anno, chiaro segno che le aziende intendono rafforzare il proprio profilo di credibilità; contestualmente, anche il pacchetto normativo si allarga, abbracciando più tipologie di attività. Scegliere di certificarsi rappresenta quindi un percorso in continua evoluzione e una scelta che coinvolge l’intera realtà aziendale, partendo dalla governance e dagli uffici, fino alle aree produttive.

È dunque fondamentale riuscire a trovare sinergie e conciliare i dettami delle normative con l’organizzazione societaria e i suoi sviluppi, perché questa è la strada maestra da seguire in materia di rendicontazione non finanziaria: l’impresa deve misurare per gestire e non viceversa.

Una struttura solida, processi certificati e dati concreti permettono di identificare eventuali aree di debolezza per migliorarsi da un punto di vista strategico e competitivo. Occorre integrare i principi ESG all’interno dei processi di prodotto/servizio e valutare le proprie iniziative nel medio-lungo termine.

Integrare lo sviluppo sociale, ambientale e economico nella quotidianità del business è la chiave per garantire alle generazioni future un mondo in cui etica e profitto non siano in contrasto, in cui industria e territorio parlino la stessa lingua: un sistema equilibrato e replicabile, che permetta una crescita sostenibile e rispettosa dell’ambiente, a favore non solo degli stakeholder, ma dell’intero mondo in cui viviamo.